sabato 27 marzo 2010

Meglio se mi ricordo

Ripeto tutto ciò che dico,
una volta, due, forse tre vote al giorno
e ho poco tempo per pensare.
Non ci credo troppo,
ma più lo ripeto
meglio mi sento e lo ricordo.

Non credo di potermelo permettere...

lunedì 22 marzo 2010

Nebbia Dulce

Un Mulinello Di Baci
Nascosti Nelle Nuvole Del Cielo.
La nebbia ad oltranza ci culla
Il sole ha sonno, non guarda!
Come  lucciole sul lago
illuminiamo un grande abisso
provando a non cadere
in quel buco a sguardo fisso
ma planare dolcemente
allietando anche chi mente.

F.

domenica 21 marzo 2010

Come un animale

I giorni cominciano e ti stanno stretti ai fianchi,
 alla testa, alle mani e ai movimenti.
Sudi troppo, corri a lungo senza mai fermarti
e sopporti anche i cambiamenti
Alla fine fai che guardarti
attorno alla ricerca  di fari spenti,
attraversando la strada
che ogni giorno si segna di lamenti.
Vorrei poterti amare
come il mondo ai miei piedi
ma sono sicuro
che quando ci pensi
solo ti siedi.

(F.Air)

sabato 20 marzo 2010

La stupida voglia

Rabbia ovunque. Non c'è posto sulla faccia triste di questa terra, né sulla faccia oscura della luna in cui la gente sia affabile e "paciosa" quanto un cucciolo. Oggi stesso mi sono trovato nella situazione compromettente di spiegare a dei ragazzi come porsi nei confronti della gente. -quando parlo di compromissione intendo dire che non ho mantenuto un basso profilo in mezzo alla gente, anzi sono scoppiato e mi sono esposto-
Tutto il discorso, che mi riservo di non spiegare per la felicità di molti (non mi voglio dilungare), nasce dall'insofferenza dell'altrui esistenza da parte di molte persone a discapito degli esclusi. <=Frase volutamente complessa.
L'insofferenza dell'altrui esistenza: pochi ragionano bonariamente e  -istintivamente- sanno che l'unica legge in vigore  per tutta la durata vitale  è e rimane la legge di sopravvivenza del più forte. La prima reazione è sempre mordere!
Qunado dico -a discapito degli esclusi- intendo, invece, dire che le persone che fanno parte dell'arredamento, durante un qualsiasi litigio su un pullman, in casa o altri posti solitamente affollati devono stare ad ascoltare, a volte senza volere intervenire, la tiritera di caxxxxte che vengono dette.
Del resto non si possono comandare le persone che non si conoscono a comportarsi come sarebbe bello si comportassero; fosse per me saremmo tutti dei fricchettoni, abitanti Shangri-la in tende di canapone, ma così non è.
 Rimanere, però, impassibili di fronte alla continua ignoranza che s'incontra è impossibile per me. Fossero stati almeno i commenti di persone adulte non mi sarei mai messo a fare il saputello. Non mi piace insegnare cose, pretendendo di essere nel giusto. Non sono mai nel giusto, soprattutto perchè ogni concetto è solo una visione d'insieme basata su esperienze passate; al massimo la mia opinione può sembrare migliore di altre.
Ciò non toglie che non solo i ragazzini, ma persone di tutte le età non sappiano comportarsi con le persone né  siano a conoscenza dell'esistenza dei diritti umani né della parola pazienza.
Sfortunatamente non sono io che cambierò le cose, non pretendo di farlo, ma continuo  per la mia strada, intromettendomi il meno possibile nei fattacci quotidiani della gente. E mi passi la voglia, la stupida voglia, di fare la prima donna, magari un giorno riuscirò anche solo io a trovare quella certezza che mi renderà migliore.

martedì 9 marzo 2010

Nuovo mattino

Qualsiasi momento della giornata è importante per avere un esito interessante della giornata. La parte più interessante, secondo il qui presente scrivente, è la mattina, momento in cui ognuno può decidere cosa fare della propria giornata. Non tutti se lo possono permettere, questo è vero. non tutti hanno la possibilità di prendere le proprie cose e fare una scelta che non sia contemplata nelle normali attività quotidiane. Magari una famiglia o un lavoro fanno desistere dall'allontanarsi dalla routine. Però è proprio questo che mette in difficoltà la stessa struttura di una società, migliorando, di contro, il rendimento mentale di una persona. Portare la propria figlia in un parco giochi sempre diverso e sempre più bello per vedere il Suo sorriso crescere a dismisura o partire per una zingarata al mare o in montagna (per chi non sapesse cosa sia una zingarata, gli basti immaginare che il viaggio per una destinazione sconosciuta in cui perdersi solitamente è la base di tale viaggio) con pochi soldi in tasca ma un ghigno inafferrabile stampato sul viso. Giocare il proprio mattino nell'informazione di un giornale o negli sguardi della gente; smettere di bere caffè per un mattino o svegliarsi solamente mezzora più tardi.


Solo il solito ti riporta al mattino,
ma la mancanza ti riporta a Terra
nella culla de "Il Nuovo Mattino"

                         Napoli-Alba

martedì 2 marzo 2010

che odio


Brividi e pelle d'oca - nausea e fibrillazione delle palpebre - crampo alla bocca dello stomaco ed aumento della salivazione. È ora di cominciare a raccontare quello ch'è successo. Rabbia. Molta rabbia perchè non c'è movimento d'idee, solo prevaricazione e impossibilità di comunicare semplicemente. Ignoranza gli uni degli altri come in una famiglia sfasciata la domenica pomeriggio: porca puttana, aumenta la voglia di drogarsi, di non pensare, di non sentire. Cercare di non prercepire emotivamente, bloccare la crescita: come chiudere gli occhi per non vedere, spegnere lo stomaco per non percepire le scariche e l'assorbimento emotivo.
L'empatia è un grave danno per un cittadino sano e civile: non si può sparpagliare il terrore nelle strade se la gente è empatica e capisce che non c'è nulla da temere. Viceversa è difficilissimo non essere influenzati dal contesto, e quindi percepire il terrore trasmesso da chi è davvero in panico. È un meccanismo che nutre se stesso: il moto perpetuo dei periodi di reciproca distruzione collettiva ed individuale. Che odio.

lunedì 1 marzo 2010

Perdizione ed ostinazione

In questi giorni sto perdendo un po' di cose e non sono molto felice di come il mio cervello  agisca di fronte a determinate situazioni. Pensare sta diventando faticoso anche se non mi ritrovo in una situazione di stress. Devo dirlo: nell'ultimo mese sono stato molto tranquillo e ho avuto tante soddisfazioni; nella mia testa, in ogni momento, una filastrocca cantilena lenta e inamovibile:

         Muovo il fronte, di nuovo!
         Dirigo il coro, di nuovo!
         Lo racchiudo dentro un uovo
         e non fingo di proteggerlo
         ma di metterlo sul trono
         di chi canta -Sono uomo!-

         Di nuovo mi sistemo
         sulla sedia del fanciullo
         che ora  freme di potenza.

Mi chiedo ancora cosa significhi visto che non smette di essere lì dov'è, mi dimentico cosa vuol dire ché ripete mille vé. Sono Qui e Poco ci manca che morda il terreno per dimostrarlo, oltre qualsiasi cantilena  e freccia mediatica  mi ritrovi nel corpo.