Una delle casse comunicative di questo blog, probabilmente il mezzo principale, è la radio. Mezzo universale della comunicazione degli ultimi sessant'anni, forse quello con un maggiore ascolto cosciente, a differenza di qualunque schermo televisivo. La gente non ha un reale pensiero delle sue azioni quotidiane. Anche seguendo la rete universale di internet, si confonde e cade nell'oblio creato dai nostri occhi. Non c'è più bisogno di girare la testa o muovere gli occhi per cambiare immagine, ma possiamo normalmente fossilizzarci di fronte ad un nuovo mondo con ancora tanto spazio da addobbare. la radio al contrario rimane ancora un mezzo libero, a dispetto di tutte le pubblicità. Mostriamo un po' di ulteriore chiarezza: adesso come adesso ci sono diversi metodi per usare la radio, con evidenze di livello pratico più che teorico. La radio in "streaming web" che ha preso piede negli ultimi anni. La radio su modulazione di frequnza ( fm) successore, in Italia, dell'ascolto su modulazione di ampiezza (am). Ognuna, cronologicamente più libera di trasmettere delle precedenti. Bisogna ammettere quindi che, per quanto i mezzi di comunicazione siano cambiati e, in qual modo evoluti, la trasmissione vocale e quella scritta continuino a persistere nella cultura umana. Proprio come tutte le abitudini, ci vuole sempre molto tempo per modificarle. Ragionando razionalmente anche le persone che non conoscono l'argomento si accorgerebbeo di come la televisione abbia un effetto molto più alienante della radio. La prima si avvale di così tante immagini che il cervello a fatica riesce a formulare un pensiero proprio. La seconda invece stimola i sensori psicouditivi permettendo all'immaginazione( il nostro fantastico lato subcosciente) di esprimersi liberamente senza limitazioni di genere. Molto semplicemente è più facile seguire dei suoni senza smettere di fare quello che si stava facendo piuttosto che fermarsi a guardare un surrogato della vita per un paio d'ore. Inoltre c'è anche il fattore informazione. Tutto ciò che è fatto vedere in un qualunque telegiornale e, come dimostrato anche su altri blog, anche all'estero viene manipolato in base a chi governa. Anche nei paesi più liberali le immagini e le pubblicità vengono sfruttate per condizionare la gente. La radio essendo libera da queste implicazioni visive riesce ancora a farsi valere nell'ambito comunicativo e lascia libera interpretazione della notizia. Ovviamente si discute in modo molto generico, anche perché in tempi passati in cui la radio era la principale emittente informativa veniva comunque censurata o bilanciata tra pubblicità e trasmissioni. Ora, come allora, si continua a combattere l'impossibilità di farsi incatenare nella burocrazia. Sono state rese statali quasi tutte le emittenti radio. La s.i.a.e. è la maggiore rappresentante per documenti musicali e copyrhigt. MA ora per risconto ci ritroviamo con la musica libera delle Creative Commons e le radio in streaming su ogni sito. Un passo avanti combattendo per la nostra libertà.
In ascolto
Radio Blackout (http://www.radioblackout.org/ Torino)
Radio Onda D'urto (http://www.radiondadurto.org/ Brescia)
Radio Onda Rossa (http://www.ondarossa.info/ Roma)
Rolling Stones - Angel
Buon Ascolto
DeDj