domenica 4 aprile 2010

Storia di una Torcia

Me amis! Franco
Ci troviamo sotto casa,
una canna da girare, 
ben prima una birretta.
La stanchezza fa il suo giro 
e gira attorno alla panchina
a cercare ché è caduto
con la luce della Luna.
-Mi permetto di assentire
quando dicono che sei perso,
e se ti scusi con la gente 
per un rutto o il naso arso
non ha senso il tuo offrire.-
Parla Franco d'incertezze, 
non l'ascolto per un tempo,
penso a me e a quel che ho perso
sotto il naso già una volta; 
chi lo sa cosa succede 
quando un uomo non ascolta.
Si distrae per una fiamma
e riperde una canna. 
Stesso posto e stessa Luce!
La serata è cominciata 
con una canna alla fermata...

(F.Air.)

Dedicata a Franco e alle sue impassibili serate. Un uomo di una serietà talmente evidente che seccherebbe anche il Mar Nero

1 commento:

  1. Bravo Fede, mi confermi che lui è perso e mi dai la possibilità di riconfermarmi esistente.

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If you make a sign of yourself, you can comprehend your own existence.
Leaving a sign of ourself is the way to begin to recognize our own existence